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sviluppo associativo: "il tempo della politica" e "circoli di r-esistenza"

Bergamo - - vari paesi della provincia

L’epoca di crisi che stiamo vivendo può tramutarsi nell’occasione, per ogni cittadino, di essere risorsa per il Bene Comune. L’associazionismo e la cooperazione sociale, in questo contesto, sono chiamati a guardare le cose con occhi nuovi e a imboccare strade di cambiamento, recuperando la propria storia e le tante storie che ne sostanziano il ruolo, anche politico, dentro la società.
L’obiettivo principale è la ricostruzione di un tessuto di attenzione vera al territorio e alle persone che lo abitano, riscoprendo e rinnovando il contributo fornito al Paese dal terzo settore quale soggetto di rigenerazione delle comunità.
In ogni fase e stagione l’associazionismo è chiamato a reinventarsi un ruolo dentro la società, un orizzonte di pensiero e di senso entro cui collocare il proprio agire. Questo processo di continua reinvenzione chiede che ci si rivolga con attenzione alle proprie radici e alla propria storia. La cura della memoria consente di rielaborare un pensiero critico con un atteggiamento legittimamente creativo rispetto alle scelte da compiere in ambito politico e sociale. In una fase di crescente separatezza tra cittadini, istituzioni e organi di rappresentanza democratica, questa proposta intende riaffermare il primato della politica quale ambito privilegiato per la partecipazione e la costruzione condivisa del Bene Comune, creando spazi per esercitare il governo della cosa pubblica e innalzare il livello di governance nelle comunità.
Promuovere per i propri soci e per il sistema tutto un percorso formativo nell’ambito del progetto di mandato che ha come obiettivo quello di “rigenerare le Acli nelle/per le comunità”. Inoltre creare effettivi legami e alleanze interne al sistema aclista, che in realtà finora ha lavorato per comparti separati secondo le mission specifiche di ogni servizio/settore. Altro obiettivo strategicon interno è stato quello di sperimentare una nuova gestione organizzativa della sede provinciale che si faccia carico di tutte le parti del sistema e delle difficoltà dei circoli nei territori. Conseguentemente a ciò anche rafforzare la presenza aclista nei singoli territori comunali della provincia.

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